La creatività è il motore che alimenta ogni innovazione scientifica, tecnologica, e culturale.
La ricerca ha mostrato che il pensiero creativo non è, come ritenuto in passato, un dono innato riservato a pochi “geni” ma è un aspetto che appartiene a tutti ed è insito nel funzionamento del nostro cervello (Ward , 1994; Smith et al., 1992; Nijstad et al., 2006)
Essere creativi è anche una delle competenze fondamentali richieste nel secolo in cui viviamo, un periodo storico di grande complessità e rapidi cambiamenti ( Adaman & Blaney, 1995; Ritter & Mostert, 2016).
Nonostante questa incalzante richiesta di creatività, alcuni studiosi ne evidenziano invece una crisi riscontrando nelle persone un decremento del pensiero creativo (Kimbell, 2000 ; Newton & Newton, 2010; Kim, 2011.)
Come facilitare quindi ciò che viene definita “cognizione creativa”?
Come favorire le capacità di creare nuove idee e soluzioni ai problemi?
Di grande importanza sono le ricerche che hanno dimostrato che la cognizione creativa può essere facilitata (Ritter et al., 2012; Ritter et al. 2012) e nel passato questo è stato applicato sviluppando e testando vari mezzi di potenziamento della creatività come per esempio il noto “brain storming” (Scott et al, 2004; Scott et al., 2004).
E la musica? Può facilitare il pensiero creativo?
Uno studio recente di Ritter e Ferguson (2017) molto affascinante ha cercato di rispondere a questa domanda gettando luce su un terreno ancora poco esplorato.
La particolarità di questo studio è che, per la prima volta, sono stati fatti ascoltare vari tipi di musica, essenzialmente classica, con differenze nel tipo di “umore” suscitato nell’ascoltatore e nella capacità di “attivarlo” (arousal).
I soggetti dovevano fare dei compiti di pensiero convergente o divergente.
Nel pensiero convergente si enfatizzano i processi logici, con richiesta di risposte note e più convenzionali mentre in quello divergente è necessario produrre una varietà di risposte che prevedono soluzioni non convenzionali.
Tali compiti venivano svolti mentre i partecipanti ascoltavano vari tipi di musica oppure mentre erano in silenzio.
Cosa hanno osservato di interessante gli autori dello studio?
Non è stato riscontrato alcun effetto della musica sui processi di pensiero convergente. Invece è curioso notare come i partecipanti che ascoltavano “musica allegra” ottenessero punteggi di creatività divergente più elevati dei partecipanti che stavano in silenzio.
Questo studio mostra quindi come l’ascolto di certi tipi di musica possa essere un elemento importante nel favorire la creatività aprendo riflessioni per applicazioni in ambito pedagogico e aziendale.
Bibliografia:
Ritter SM, Mostert N. Enhancement of Creative Thinking Skills Using a Cognitive-Based Creativity Training. J Cogn Enhanc. 2016; 1: 1–11
Adaman JE, Blaney PH. The Effects of Musical Mood Induction on Creativity. J Creative Beh. 1995; 29(2): 95–108.
Kim KH. The creativity crisis: The decrease in creative thinking scores on the Torrance tests of creative thinking. Creativity Res J. 2011;23(4): 285–295.
Kimbell R. Creativity in crisis. J Design & Tech Educ. 2000:5(3): 206–2115.
Newton LD, Newton DP. What teachers see as creative incidents in elementary science lessons. Int J Sci Educ. 2010;32(15): 1989–2005
Nijstad BA, Stroebe W. How the group affects the mind: A cognitive model of idea generation in groups. Pers Soc Psych Rev. 2006;10(3): 186–213.
Ward TB. Structured imagination: The role of category structure in exemplar generation. Cognitive Psych. 1994;27(1): 1–40.
Ritter SM, Damian RI, Simonton DK, van Baaren RB, Strick M, Derks J, Dijksterhuis A. Diversifying experiences enhance cognitive flexibility. J Exp Soc Psych. 2012;48: 961–964.
Ritter SM, van Baaren RB, Dijksterhuis A. Creativity: The role of unconscious processes in idea generation and idea selection. Thinking Skills & Creativity. 2012;7: 21–27.
Scott G, Leritz LE, Mumford MD. The effectiveness of creativity training: a quantitative review. Creativity Res J. 2004;16(4): 361–388.
Scott G, Leritz LE, Mumford MD. Types of creativity training: approaches and their effectiveness. J Creative Beh. 2004;38(3): 149–179.
Smith SM, Ward TB, Finke RA. The creative cognition approach. Cambridge, MA: MIT Press. 1992.